Skip to content

L’antisommossa si ritira da Keratea in vista dello sciopero generale del 23 febbraio

Dopo più di 70 giorni di lote quotidiane con la polizia antisommossa, sembra che il giorno della vittoria per la gente di Keratea si stia avvicinando. Sabato i giornali (tra cui quello conservatore Kathimerini) riportano voci fondate che la polizia si starebbe ritirando dall’area per tornare ad Atene, in vista del corteo per lo sciopero generale del 23 febbraio, che si preannuncia come uno dei più grandi degli ultimi mesi.

per approfondimenti sulla lotta contro la diswcarica di Keratea segui questo tag

Alcune riflessioni pratiche verso la manifestazione per lo sciopero generale del 23 febbraio – o meglio: trasformiamo Syntagma in piazza Tahrir

(traduzione da una conversazione molto interessante su IMC Atene here)

23 Febbraio alcune riflessioni pratiche…

…o meglio: trasformiamo Syntagma in piazza Tahrir

Compagni, i nostri interventi nei quartieri e a livello locale sono buoni e giusti ma sono appropriati per altre giornate dell’anno, non per il 23 febbraio. Quel giorno tutte le rivendicazioni locali e lavorative devono incontrarsi ad un livello centrale.

Tutte le istanze quotidiane, la lotta ai media di massa, Keratea, le lotte in materia di salute, il movimento “non pagherò”, lo sciopero della fame dei migranti, i movimenti di quartiere, le lotte studentesche, le occupazioni, le lotte per la terra e la libertà, i prigionieri politici devono tutti unirsi in un momento decisivo, proprio al centro della città.

Il 23 Febbraio è un giorno di sciopero generale: in quel giorno la produzione è paralizzata. Tutti noi, lavoratori, disoccupati, studenti, prigionieri, dobbiamo unirci in un grande fiume umano che si dirigerà verso il parlamento.

Ci saranno concentramenti locali dalle 9.00; negozi e organizzazioni dovranno chiudere nei quartieri della città. Comunque quel che più importa e che tutti si uniscano alla grande manifestazione verso il centro della città.

Punti strategici della giornata:

E’ importante mostrare le dimensioni della folla, che tutti vedano le dimensioni del corteo e la rabbia della gente di fronte al parlamento.

E’ qualcosa che è giaà successo il 5 Maggio ma non il 15 Dicembre perchè il corteo si è fermato a Syntagma per un periodo di tempo molto breve.

Il 15 Dicembre abbiamo avuto molte persone (più di 100.000) e avevamo la rabbia, ma gli scontri prematuri a Syntagma hanno permesso alla polizia di respingere il corteo con i gas, così le dimensioni della folla non sono state mai ben chiare.
Dopodichè la polizia ha potuto parlare di sole 30.000 persone e il governo con i suoi giornalisti leccapiedi ha ridotto l’importanza dell’evento e della mobilitazione.

Quello di cui abbiamo bisogno il 23 Febbraio è pazienza e organizzazione.

Le masse saranno là fuori, la rabbia ci sarà, le lotte locali di tutti i giorni potranno mescolarsi in un mix esplosivo che scuoterà il regime alle sue fondamenta.

La gente comune è molto più arrabbiata e incontrollabile degli anarchici e degli anti-capitalisti (probabilmente per la mancanza del senso di pericolo che gli scontri portano con sè). Quel che è veramente importante è che la manifestazione non diventi una semplice sfilata davanti al parlamento.

I blocchi e la gente che arriva a Syntagma non devono andarsene, ma rimanere.y.

Pazientemente (fino al masochismo) dovranno proteggersi e non rispondere alle provocazioni della polizia, della delta force e degli infiltrati.

Quando Syntagma sarà riempita di 100.000 e più persone allora ecco che comincerà la festa.

Prima di tutto sarà un’immediata vittoria morale del movimento, perchè rappresenteremo unamaggioranza della società e non una piccola parte di essa. Il governo e il comando della polizia bestemmieranno, visto che è diverso sciogliere un corteo di poche migliaia di persone rispetto a tirare gas lacrimogeni in mezzo a una folla inferocitadi più di 100.000 persone.
Capiranno quindi di non avere nessuna’altra legittimità se non quella datagli dalla forza bruta del regime.

I poliziotti stessi tremeranno di fronte alla folla che si raduna davanti a loro, decisa e arrabbiata.

Quindi la gente, che sa esattamente dove stanno i suoi nemici, farà la prima mossa. E’ in questo momento che quelle parti del movimento particolarmente preparate potranno giocare un ruolo fondamentale nel creare eventi mai visti prima.

Questo concentramento potrà divenire l’inizio della caduta del regime, la caduta della Giunta di governo-IMF-UE. Se cadono, qualsiasi cosa sarà possibile – non nel senso della venuta di un nuovo governo…ma proprio perchè non sarà facile per un altro governo insediarsi e avere il consenso nell’applicazione delle stesse politiche contro la popolazione

Le elite sovranazionali e i capetti locali non avranno soluzioni facili per sostituire questo governo. La gente dirà: “Se ne vadano Tutti”, proprio come in Argentina. La capacità della gente di ribaltare dal basso l’ordine imposto dal PASOK sarà una vittoria del movimento globale, sarà equivalente alle rivolte in Tunisia, Egitto e negli altri paesi arabi.

Trasformiamo Syntagma nella nostra piazza Tahrir.

GENTE SIETE AFFAMATI, NON PIEGATEVI A LORO!

RIVOLUZIONE GENTE, RIVOLUZIONE!

Dimostrazione di solidarietà con i 300 migranti in sciopero della fame, mentre inizia il 25esimo giono della loro protesta

Quella che è indubbiamente una delle più importati lotte sociali in Grecia negli ultimi tempi è in pieno sviluppo: i migranti in sciopero della fame ad Atene e a Salonicco sono al venticinquesimo giorno della loro protesta. Già ieri, solo ad Atene, 3 di loro sono stati trasferiti in ospedale con seri problemi di salute – in ogni caso stanno continuando il loro sciopero.

Venerdì, 18 febbraio un corteo di solidarietà è stato convocato al museo Archeologico (di fronte all’edificio dove si trovano i migranti) alle 18 e si dirigerà, dietro espressa richiesta degli scioperanti, al ministero degli interni – la parte del governo che li tiene in ostaggio da lungo tempo. La lotta dei migranti è fondamentale per la dignità del nostro movimento e per la solidarietà tra di noi.

Squat Anarchico PIKPA ad Heraklion (Creta) sgomberato! Tre arrestati. Scontri costanti con la polizia: gli anarchici occupano due stazioni televisive locali e gli uffici del ministero della sanità

Alle prime ore di mercoledì, 16 febbraio, la polizia antisommossa ha invaso l’edificio occupato e autogestito PIKPA ad Heraklion, Creta. Al momento dello sgombero le tre persone che si trovavano all’interno dell’edificio sono state arrestate. In risposta allo sgombero e agli arresti, circa 70 persone si sono rapidamente riunite e hanno occupato gli uffici del Ministero della Sanità, chiedendo il rilascio degli arrestati. Poche ore dopo i tre sono stati rilasciati, uno dei tre è stato denunciato.

Nel corso della notte, poi, un evento contro informativo ha avuto luogo nella piazza centrale di Heraklion. La gente ha tentato di avvicinarsi al PIKPA e ne sono seguiti scontri con la polizia, inseguimenti, pestaggi e quattro compagni sono stati arrestati, tutti dopo essere stati picchiati e feriti durante l’arresto.

La mattina di giovedì 17/2, gli arrestati hanno affrontato il procuratore generale – due di loro sono accusati di devastazioni. Dopo l’udienza, la polizia antisommossa ha attaccato di nuovo chi si era riunito in solidarietà con manganelli e gas lacrimogeni.

In risposta a tutto questo, alcuni solidali hanno occupato due stazioni televisive giovedì sera.

Una manifestazione contro la repressione poliziesca è stata convocata per venerdì 18/2 alle 18.00 in “piazza dei Leoni” ad Heraklion.

http://www.youtube.com/watch?v=CJ_bB3mmsLI[\embed]

Lacrimogeni e shock causano aborto spontaneo a una donna di Keratea

Questa potrebbe essere la prima vittima della guerrra non dichiarata tra polizia e locali: a Keratea, nell’Attica, dall’inizio Dicembre 2010 duri scontri tra polizia e abitanti stanno avendo luogo, quasi quotidianamente. Martedì scorso una giovane madre di due bambini, ha accusato un severo shock e si è ammalata dopo aver inalato i gas utilizzati dalla polizia. Questo le ha cuasato un aborto spontaneo e insieme al suo compagno ha deciso di intraprendere un’azione legale contro la polizia.

Catena di supermercati a Igoumenitsa, nord-ovest della Grecia, bandisce i migranti dai suoi negozi. Anarchici ad Atene attaccano quattro supermarket della catena

La filiale locale della catena di supermercati DIA nel nord-ovest della città di Igoumenitsa ha negatoai migranti la possibilità di accedere alle proprie strutture completamente, dopo un breve periodo in cui erano stati fatti entrare uno alla volta. In risposta alcuni anarchici ad Atene hanno attaccato quattro supermarket della stessa catena nella loro città (ad Agios Eleftherios, Petralona, Patisia e Kipseli). Le vetrine sono state infrante, imbrattate con vernice e volantini che spiegavano l’azione sono stati lasciati sul posto.

alcune immagini da indymedia Atene

Video: l’esercito greco si addestra a reprimere le manifestazioni

Il video sotto mostra un addestramento dell’esercito greco in una caserma nel nord della Grecia. L’esercizio, chiamato “kallimahos” [lett: combattere bene] include un allenamento in…sopprimere manifestazioni di civili.

Approssimativamento al minuto 2’50” (linkato nel video embedded) i “manifestanti” scandendo il coro “vogliamo la pace” con in mano bandiere della pace si scontrrano con la polizia antisommossa, mezzi della polizia e cani (mai usati fin’ora durante le manifestazioni nel paese).

Detenzione preventiva per Fee Marie Meyer

Stasera, la compagna anarchica Fee Marie Meyer è stata incarcerata come misura detentiva cautelare. Fee è stata arrestata il 14 gennaio dagli uomini delle unità antiterrorismo ad Atene. Dal momento del suo arresto, i media e la polizia hanno lanciato un attacco coordinato nei suoi confronti, sostenendo tesi incredibili di un supposto coinvolgimento dei suoi genitori con la RAF in germania e così via.

Comunque i media mainstram sono state in seguito costretti ad ammettere che le loro storie su fee non erano altro che montature, e nonostante la polizia stessa abbia ammesso che le informazioni trapelate erano errate, per Fee è stata comunque decisa la custodia cautelare questa sera.

Inizialmente il procuratore e la corte erano discordi sulla detenzione di Fee. Il caso è stato dunque portato davanti alla cosiddetta “commissione di conciliazione”. Fee era troppo imbarazzante per essere lasciata libera. Ad oggi l’unico “reato” a suo carico sembra quello di essere anarchica.

Se Fee fosse condannata diventerebbe la cinquantesima prigioniera politica dello stato greco 41 dei quali sono anarchici un numero impressionante che si accosta a questi tempi di impressionante repressione.

La lotta di Keratea si trasforma in guerra civile, la polizia antisommossa razzia indiscriminatamente le abitazioni e 1000 persone assediano la stazione di polizia per ore in risposta

La lotta degli abitanti di Keratea, nell’Attica, contro la costruzione di una discarica nel loro territorio prosegue dal 12 Dicembre 2010. Gli scontri quasi quotidiani con la polizia hanno preso una svolta stasera: la polizia antisommossa ha invaso la cittadina stessa, irrompendo nelle abitazioni e arrestando almeno un residente di 30 anni che, secondo le testimonianze, non centrerebbe nulla con gli scontri. Secondo l’ex sindaco di Keratea, la madre del trentenne arrestato avrebbe subito un arresto cardiaco dopo aver visto il figlio arrestato.

Alle 19.40 (ora greca) più di mille locali inferociti hanno assediato la stazione di polizia locale, tirando pietre, bastoni e cocktail molotov verso i poliziotti di guardia. Un residente ha descritto la scena come “reminescenza della guerra civile”.

Notizia in aggiornamento

I medici degli ospedali occupano il ministero della salute / Sciopero generale del settore

Lo sciopero illimitato è stato annunciato dall’unione di tutti i medici (non solo gli ospedalieri). Lo sciopero è iniziato venerdì e continuerà fino al giorno della discussione finale della legge in parlamento (quando annunceranno ulteriori mobilitazioni). L’occupazione del ministero della salute continuerà fino a quel giorno.

I medici ospedalieri hanno occupato parte del ministero della salute fin dal primo febbraio. La polizia li aveva violentemente attaccati di fronte all’edificio del ministero, dopodichè si erano spostati nell’aula centrale del ministero dove sono da quel giorno.

I dottori protestano contro le nuove leggi che preannuciano la privatizzaione del sistema sanitario e la fine delle pubblica assistenza sanitaria gratuita. L’unione dei medici ospedalieri (EINAP), l’associazione dei medici di Atene e il resto delle unioni dei dottori e le organizzazioni del comparto sanitario compresi i farmacisti hanno annunciato scioperi contro i nuovi provvedimenti legislativi

Il manifesto:
sciopero illimitato di tutte le unioni dei dottori
QUANDO è TROPPO è TROPPO!
Governo – UE – FMI distruggono le nostre vite e le vite dei nostri pazienti
Ritirate subito la mostruosa legge Loverdos

questo striscione all’interno del ministero occupato recita: “OCCUPAZIONE ritirare subito il disegno di legge Loverdos”

Sul Blog dell’organizzazione di sinistra radicale dei medici i comunicati degli occupanti.

the BLOG of the Radical Left Coalition of Doctors has the occupiers’ comminiques