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Manifesti per lo Sciopero Generale del 19 e 20 ottobre

A seguire una piccola collezione di manifesti che chiamano al corteo che si terrà ad Atene in occasione del prossimo Sciopero Generale di 48 ore

Questo è il nostro tempo: Sciopero Generale, 19 ottobre

Nessun compromesso con lo Stato, nessun'autorità!

Lo sciopero è solo un pretesto: riprendiamo in mano le nostre vite, le nostre battaglie, i nostri scioperi

Rivoluzione sociale

Contrattacco sociale e di classe

Rottura, autorganizzazione, solidarietà: sciopero, ottobre 19

Irruzione degli studenti in un cinema in cui è stato avvistato un Ministro

Il Ministro dell’Interno greco Harris Kastanidis è stato avvistato in un cinema di Salonicco mentre stava guardando un film. Quindi, alcuni studenti hanno fatto irruzione nel cinema urlando slogan e lanciandogli dello yogurt contro. Alcuni spettatori si sono aggiunti ai cori degli studenti e hanno applaudito al lancio dello yogurt. Tra i vari slogan, si poteva sentire: “Vediamo chi salterà per primo sull’elicottero quando magnifiche notti simili a quelle argentine arriveranno”, “In Grecia, Turchia e Macedonia i nemici sono i ministri e le banche”, “Il terrorismo è il lavoro salariato, nessuna pace con i padroni”.

Piccole storie sull’azione del FMI in Grecia: migrante dodicenne senza documenti arrestato per aver frugato tra i rifiuti, rischia la deportazione.

Versione originale in greco

Il 5 ottobre, nella zona di Dafni ad Atene, il 12enne Ali Mohammed Rasul è stato arrestato dalla polizia mentre stava frugando in un bidone della spazzatura. E’ stato portato al commissariato e poi in un centro di detenzione minorile a Thrakomakedones, Attica nord-occidentale, perché senza documenti di identità. Il 12enne ha due fratelli minorenni e la madre in città e vuole ricongiungersi a loro. Quando alcune persone a lui solidali hanno contattato il centro, si sono sentite dire che la madre potrà riprenderlo solo nel momento in cui porterà lì i suoi documenti (che non ha). Nel caso in cui la donna volesse recarsi al centro per incontrare il figlio, verrebbe comunque arrestata perché neanche lei è in possesso di documenti. La polizia carceraria ha riferito che il 12enne dovrà scontare una pena di sei mesi e sarà deportato l’anno prossimo.

Il dodicenne ripete di voler tornare dalla sua famiglia e non vuole restare nel centro di detenzione statale. Vi chiediamo di aiutarci a sostenere le spese legali necessarie a farlo ricongiungere con la sua famiglia. Compagni, questa è una questione urgente! Il numero di telefono di contatto è: 0030 6949541712.

Salonicco: appello per il primo festival dei lavoratori autorganizzati, 15 e 16 ottobre

Il primo festival dei lavoratori autorganizzati si terrà sabato 15 e domenica 16 ottobre presso l’università Aristotele di Salonicco.

L’ingresso è gratuito per tutti.

Il primo festival dei lavoratori autorganizzati invita tutti i lavoratori, i sindacati, i giovani, gli immigrati, i gruppi politici e i collettivi, le persone che vivono gli spazi occupati e i comitati di quartiere a partecipare alle manifestazioni e agli eventi previsti per queste giornate di festival. Il nostro obiettivo è far partire un dialogo ormai indispensabile ed esplorare le dinamiche che legano i settori rivoluzionari del movimento greco dei lavoratori

Una spirale individuale e competitiva nei confronti del sindacalismo dello stato e dei padroni del G.S.E.E. (Assemblea Generale dei Sindacati dei Lavoratori Greci), da una parte, e dall’altra verso il sindacalismo partitista del P.A.M.E. (Fronte di Lotta dei Lavoratori). Per un reale coordinamento dei lavoratori che abbia un Centro di Lotta Sindacale Indipendente, per la separazione dai leader sindacalisti traditori e riformisti, per creare una Federazione Proletaria Rivoluzionaria.

Invece di arrenderci, stiamo assumendo posizioni di lotta contro i capitalisti, contro lo stato e tutti coloro che aspirano ad essere i manager delle nostre vite. Analizzando il contesto economico e politico di classe e lo stato in cui versa il sindacalismo, possiamo comprendere il presente e provare a stabilire i nuovi compiti della nostra classe, delineando un quadro politico e sindacale in grado di aprire uno squarcio nel presente, di creare un futuro libero dallo stato e dai padroni stranieri e locali.

Gli argomenti che tratteremo durante il festival saranno quelli legati alla lotta dei lavoratori di Salonicco e alle associazioni proletarie di base. Si parlerà anche di possibili connessioni tra i sindacati e gli altri fronti di lotta, inquadrati in una prospettiva comune indipendente. Un’indagine sulla vita quotidiana dei lavoratori e dei disoccupati in questo contesto di crisi nazionale e internazionale, cercando di individuare le immediate risposte che gli oppressi dovrebbero dare. Ultima, ma non per importanza, la discussione sulla creazione di modelli di sindacalismo di base e sulle politiche del lavoro che acutizzano la guerra di classe.

Per rafforzare l’autodifesa del lavoro e armare il contro-attacco sociale.

SETTORI VERTICALI – STRUTTURE ORIZZONTALI

Al festival ci saranno vari eventi culturali quali concerti dal vivo, proiezioni di filme e documentari, ecc.

Uno degli assassini di Alexis Grigoropoulos è stato rilasciato

Vasilis Saraliotis,il poliziotto che accompagnava Korkoneas, l’assassino di Alexis Grigoropoulos, è stato scarcerato. Saraliotis era stato condannato a scontare una pena detentiva di 10 anni come complice dell’assassino di Grigoropoulos ad Atene il 6 dicembre 2008. Poche ore fa, il tribunale d’appello di Lamia, nella Grecia centrale, ha accettato le sue richieste di scarcerazione su basi “umanitarie” (la malattia del padre e le difficoltà finanizarie in cui versa la sua famiglia). Il tribunale ha disposto il pagamento di una cauzione, e una restrizione alla zona di Fthiotida, nella Grecia centrale.

Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostas Gournas (membri di Revolutionary Struggle) rilasciati su cauzione fino all’inizio del processo

Pochi minuti fa, il tribunale di Atene ha ordinato il rilascio su cauzione di Nikos Maziotis, Pola Roupa e Kostas Gournas, tutti membri di Revolutionary Struggle. Le condizioni per il rilascio includono la firma in questura ogni 5 giorni e l’impossibilità di abbandonare la prefettura di Attica (Grande Atene). I tre hanno raggiunto il tetto dei 18 mesi consentiti dalla legge greca per la detenzione preventiva. Il processo era stato posticipato al 24 ottobre ieri a causa della partecipazione degli avvocati allo sciopero generale.

In migliaia ad Atene per lo Sciopero Generale, per adesso ci sono stati almeno quattro arresti; Il processo Revolutionary Struggle è stato posticipato

-Qualche ora prima il tribunale ha deciso di scarcerare Vasilis Saraliotis.
Saraliotis è uno dei due poliziotti che la notte del 6 dicembre 2008 ha attaccato un gruppo di teenager ad Exarcheia, uccidendo Alexandros Grigoropoulos e innescando così una sommossa popolare.

15:30 GMT+2 Tensione a Syntagma dove la polizia cerca di mandare via dalla piazza i manifestanti. Scontri anche in via Amalias e corso Vas. Sofias dove il sindacato degli insegnanti ha provato a violare la zona rossa ed è stato caricato dalla polizia. I lavoratori della metro hanno lasciato aperta la stazione di piazza Syntagma, dove è stato attivato un cordone di difesa per proteggersi dagli attacchi della polizia mirati ad impedire il trasporto dei feriti. Nonostante questo, la polizia è riuscita ad entrare, ferendo gravemente altrui due manifestanti. I lavoratori della metro sono in sciopero ma stanno comunque assicurando il trasporto dei manifestanti per la giornata di oggi.

Ad Atene sono in migliaia a manifestare, è stato stimato che il solo spezzone dell’ADEDY (sindacato dei lavoratori del settore pubblico) ha 10.000 manifestanti. Ci sono già stati almeno quattro arresti, fra i quali anche dei ragazzi di 17 anni. C’è anche almeno un ferito grave ma il numero potrebbe crescere dato che è difficile avere notizie precise finché siamo in strada.

Nella mattinata è anche stata diffusa la notizia dello spostamento al 24 ottobre dell’udienza per il gruppo di guerriglia urbana Revolutionary Struggle perché gli avvocati degli accusati sono anche loro in sciopero.

Prima di essere riportati in cella, gli accusati hanno rilasciato una dichiarazione ai giornalisti, riportiamo alcune delle loro parole:

“Oggi il bisogno di un gruppo armato proletario non è espresso solo nei volantini di Revolutionary Struggle; lo si ritrova anche nei pensieri e nelle parole di un crescente numero di persone, che vedono in questa forma di lotta l’unico modo per opporsi alla dittatura dello Stato del Capitale, per uscire dalla crisi sistemica, per difendere le masse e il pianeta dallo sfruttamento cruento delle elite transnazionali”.

5 Ottobre: Sciopero Generale

In vista dello sciopero generale del 5 ottobre. Questo comunicato è stato pubblicato su  Athens Indymedia

Che Default sia!
Per costruire una nuova società di libertà e prosperità per tutti!
Sciopero Generale senza tregua! Scendiamo tutti in strada!
Dopo due anni di ipnosi con la favola della bancarotta statale, l’unico risultato raggiunto è stata la distruzione delle conquiste ottenute dai lavoratori dopo secoli di lotte e sacrifici.
Facciamogli fare bancarotta, vediamo cosa succede! Facciamo fallire le loro banche, chiudere le loro fabbriche, le loro università. Lasciamoli calare a picco.
Noi siamo qui per farci restituire quello che ci è stato preso!
Attraverso il confronto e il dialogo, possiamo costruire un nuovo mondo in cui staremo tutti meglio, come abbiamo sempre fatto. Anche se non con una nostra organizzazione, saremo comunque in grado di sopravvivere, proprio come lo abbiamo fatto in passato, dopo le guerre e i disastri verso i quali ci hanno condotto con la loro fame di soldi e potere.

Perché noi non vogliamo vivere a spese di altri.
Perché noi vogliamo co-decidere invece di essere comandati.
Perché vogliamo che la conoscenza sia assicurata a tutti e non solo a pochi.
Perché noi possiamo vivere in armonia con la natura invece di distruggere tutto a nostro piacimento.

Siamo qui per vedere collassare questo sistema marcio e faremo tutto il possibile per vederne la fine quanto prima. Per costruire dalle ceneri una nuova società di libertà, umanità e prosperità per tutti!

Video e foto dalla manifestazione per lo sciopero generale di oggi ad Atene

 

Poliziotto anti-sommossa prende a calci un cane

 

anche i giornalisti vengono colpiti dalla polizia

 

 

la gente prova ad abbattere le barricate della polizia

 

 

La polizia spinge i manifestanti nella stazione della metropolitana

 




http://www.youtube.com/watch?v=akdRkIitoUo

Piccole storie sull’azione del FMI in Grecia: nella cittadina settentrionale di Veria hanno ricollegato l’elettricità…e ci spiegano il motivo

Il 29 settembre un piccolo gruppo di persone residenti nella cittadina di Veria, nella Greci settentrionale, ha deciso di agire, riconnettendo la corrente elettrica che era stata staccata in alcune abitazioni. Bisogna sapere che le bollette dell’elettricità sono state scelte dal governo come mezzo di pagamento per la nuova tassa sull’elettricità; in un Paese in cui circa l’80% delle persone posseggono una casa, in migliaia non saranno in grado di versare il contributo e quindi saranno colpiti dall’alienazione della corrente elettrica.

Il gruppo di Veria ha diffuso il seguente testo:
“Nel momento in cui alcune persone stavano vivendo una situazione di pace, ordine e sicurezza, in cui norme prudenti e Stato Sociale sono la legge, alcuni cittadini di Veria hanno deciso di commettere un atto criminoso. Questo è un comportamento criminale rispetto ai cittadini del nostro Paese; nonostante adesso siano stati condotti verso la disoccupazione e l’impoverimento, nonostante adesso vivano in una situazione da Terzo Mondo. I cittadini normali nn dovrebbero sostenere il costo del saccheggio diffuso operato da individui superiori, la svendita di un intero patrimonio da parte di politici manovrati. In questo Paese, oltre all’obbligo di pagare – ancora e ancora – abbiamo anche taluni diritti. E il più importante di questi è la dignità.”

Il gruppo ha aperto i contatori in cui la corrente era stata staccata e li hanno fatti ripartire, senza contattare i proprietari. Su di essi hanno applicato un adesivo con su scritto: “CITTADINI DI VERIA – Solidarietà Sociale – Abbiamo Ricollegato l’Elettricità”