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Una lista degli edifici occupati in occasione domenica 12 febbraio in Grecia per i cortei di questa sera

Alle 16.00: manifestanti e scioperanti hanno occupato questi edifici, trasformandoli in punti di raccordo per stasera.

Facoltà di legge di Atene

Ministero della Salute ad Atene

Cinema-teatro Olympion a Salonicco

Sede del governo regionale della Grecia occidentale a Patrasso

Sede del governo regionale delle Isole Ionie

Sede del governo regionale di Creta a Rethymnon

Sede del governo regionale di Thessaly a Larisa

Comune di Rethymno

Comune di Holargos

Sindacato regionale di Imathia a Veroia

 

Seguiranno ulteriori aggiornamenti

Grecia: Seconda giornata di mobilitazione di protesta nazionale – Il trattato di Varkiza è rotto; siamo di nuovo in guerra.

Da ContraInfo

Oggi, 12 Febbraio (03.00), 67 anni sono passati dal Trattato di Varkiza del 1945, in cui il KKE (Partito Comunista Greco) tradi’ la lotta armata e migliaia di combattenti della Guerra Civile per ottenere in cambio il riconoscimento della sua legalità nel nuovo regime. Per quanto tempo può la gente scendere in piazza a mani nude contro il regime totalitario ? Miseria o rivoluzione è il dilemma che persiste nell’aria…un grido esplicito per la libertà.

L’11 Febbraio, secondo giorno di sciopero generale nazionale, è cominciato con diversi edifici pubblici e di governance, come i municipi, occupati dalle persone che chiedono il ritiro immediato del nuovo “contratto” di salvataggio. Si sono alzate anche voci ancora non ascoltate, da dentro e fuori le mura delle prigioni di tutta la Grecia, che chiedono la completa distruzione della giunta democratica, verso una rivoluzione sociale.

 

Da tre giorni, nel centro di Atene, la Facoltà di Giurisprudenza è occupata dagli anarchici/antiautoritari e da altri sostenitori, e il Ministero della Salute è occupato dai lavoratori della Salute Mentale e del Supporto Speciale. Questi manifestanti, oltre a difendere il loro diritto al lavoro, difendono anche il diritto delle decine di migliaia di malati mentali di esistere e di interagire con tutti noi. Stanno lottando collettivamente contro le misure di austerità che privano i malati di mente dei mezzi fondamentali per la loro sopravvivenza. Quest’ ultimi sono tra le persone sul precipizio, che rischiano un’esclusione permanente, dal momento che il mondo capitalista li considera come “inutili”, “improduttivi”, “problematici”. Nonostante le non radicali proposte presentate finora dagli scioperanti, la loro occupazione del Ministero della Sanità merita la solidarietà più ampia possibile, visto che hanno mostrato, soprattutto, la dura realtà del cannibalismo sociale istituzionalizzato in questo paese e non solo.

 

Dalle 12.00 la Facoltà di Giurisprudenza occupata è stata circondata da ingenti forze di polizia (squadre di polizia e agenti in borghese). I poliziotti hanno controllato anche le borse di coloro che cercavano di raggiungere l’occupazione. Nel corso della mattinata, 40 compagni sono rimasti lì, mentre la stazione radio libera 98 FM trasmette da uno studio pirata all’interno dell’edificio, preparato nella giornata di ieri (contatto telefonico +30 210 3688703). La marcia di protesta è partita da Propylaea, in Via Panepistimiou. Nel frattempo, i siti di athens.indymedia.org, cosi’ come la stazione radio libera 1431am.org di Salonicco non funzionavano, ma chiunque poteva entrare in chat.koumbit.net ed unirsi a irc#athens. La stazione radio libera di Mitilini ritrasmetteva aggiornamenti dalla diretta di 98 FM.

 

La stazione della metropolitana di Omonia era aperta, quindi una folla (piuttosto considerevole) ha raggiunto Piazza Syntagma. Alle 13.00 tutti i blocchi dei dimostranti è arrivato a Syntagma. L’affluenza non è stata quella prevista, data la gravità della situazione. Gli stalinisti del PAME sono andati per Via Filellinon, mentre le squadre di polizia erano di fronte al Monumento del Milite Ignoto e al Parlamento.

 

Nello stesso tempo, un totale di circa 600 manifestanti antifascisti hanno partecipato alla manifestazione di mezzogiorno contro la coscrizione e il servizio militare obbligatorio, che era cominciata nella zona di Thissio e si è conclusa in Piazza Canningos, nel centro di Atene. Uno di tanti slogan antimilitaristi che è stato cantato: SEMPRE E OVUNQUE MAI SOLDATO, NON ANDREMO IN GUERRA PER I PADRONI !

 

A Salonicco circa 1.000 manifestanti (soprattutto dei sindacati di base) hanno marciato da Kamara a Piazza Aristotele, dove hanno occupato il palazzo dell’ “Olympion”, storico cinema del centro città, per tenere un’assemblea aperta e utilizzare lo spazio come base di coordinamento per la lotta dei prossimi giorni.

Gli anarchici indicono il concentramento a piazza Syntagma Domenica,12 Febbraio, alle 18.00

 

Ad Atene, si stima che 5.000 persone abbiano protestato alle ore 14.30 di fronte al parlamento. Prima della fine della dimostrazione, è stato riferito che due manifestanti sono stati fermati fuori dalla Facoltà di Giurisprudenza (probabilmente erano senza documenti). Nella parta bassa di Syntagma, nonostante le richieste di mobilitazione per lo sciopero, Via Ermou (una delle aree dello shopping ateniese) era pronta per i suoi potenziali clienti, motivati solamente dalla loro compulsione consumistica o dall’impulso turistico. Mentre il traffico stradale ben presto tornava alla normalità, l’ultimo blocco di dimostranti lasciava Propylaea, in Via Panepistimiou. Presto, il blocco anarchico si univa all’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza. Solo in pochi sono rimasti ancora un pò davanti al Monumento del Milite Ignoto, faccia a faccia con le squadre di polizia che erano ancora schierate a guardia dei loro padroni.

Appena l’accesso ad athens.indymedia.org è stato completamente ristabilito, sono arrivate notizie da Mitilini (Isola di Lesbo), dove circa 200 persone hanno partecipato ad una manifestazione tranquilla. i compagni hanno distribuito comunicati per l’intensificazione della guerra di classe, in una città in cui tutte le imprese erano al lavoro (la stessa pratica di crumiraggio si è verificata anche in altre città).

Nella città di Patrasso, circa 30 anarchici hanno espropriato generi di prima necessità da un supermercato, distribuendoli poi tra le persone che si trovavano in un vicino mercato all’aperto. Più tardi, durante la marcia di protesta, a cui hanno partecipato più di 1.000 persone, sono stati attaccati degli sportelli bancomat e le telecamere di sorveglianza di diverse banche. Un banco di pegni è stato attaccato con pietre, e le vetrine di un negozio della catena Zara sono state distrutte, a partire dal giorno precedente, due negozi che aquistano oro (usurai) erano stati attaccati in Via Korinthou e Piazza Olgas. La polizia ha sparato gas lacrimogeni contro la folla, ma i manifestanti sono riusciti a raggupparsi in Piazza Georgiou. La dimostrazione ha raggiunto la Prefettura occupata ed è poi tornata in piazza. Il blocco anarchico, ha marciato fino a quando si è disperso al di fuori dello spazio occupato Parartima.

Quasi 400 persone hanno partecipato alla riunione serale a Syntagma, alle 17.30, contro la promulgazione della direttiva ACTA da parte del Parlamento Europeo. Il cosiddetto Accordo Commerciale Anti-contraffazione dovrebbe essere votato nel mese di Giugno 2012 e deve essere ratificato anche dal parlamento greco (seguiranno numerose mobilitazioni mondiali contro l’ACTA).I manifestanti hanno distribuito migliaia di volantini contro la sorveglianza globale di Internet e la criminalizzazione della libera circolazione d’idee.

Più tardi serata, verso le 20.45, è iniziata un’assemblea aperta nella Facoltà di Giurisprudenza occupata (ingresso da Via Solonos). Gli occupanti hanno invitato tutti i sostenitori a partecipare alle attività dell’occupazione, che opera come base per la diffusione e il coordinamento di resistenza.

Ad Ilion, nord-est di Atene, 150 persone hanno partecipato ad una manifestazione locale. Durante la marcia, gli slogan sono stati scritti sulle facciate di numerose banche, del municipio e gli uffici locali dei due maggiori partiti parlamentari, PASOK e Nea Dimokratia.

Sull’Isola di Naxos 30 membri dell’assemblea autonoma della città di Naxos si sono riuniti nel porto ed hanno condiviso un comunicato che parlava della rivolta popolare.

Intervento degli antifascisti a Livadia; sullo striscione si legge " Fascisti e poliziotti mano nella mano; merda sul LA.OS e su (il suo presidente) Karatzaferis"

 

Domenica contro il regime in diverse città della Grecia, cosi come gli espropri di diversi supermercati, alcune delle azioni più evidenti sono state quelle di Livadia (10/2), dove i militanti antifascisti hanno interrotto un’incontro degl partito di ultra destra del LA.OS., e ad Heraklion (Creta, 11/2), dove lo studio della locale CretaTV è stata a mezzogiorno occupata dagli anarchici/antiautoritari durante la diffusione del notiziario meteo, per diffondere un’appello per lo sciopero generale – il principale messaggio che si legge sullo schermo recita “Capitalismo o Rivoluzione”. Dopo quest’azione diretta, lo stesso gruppo si è diretto alle prigioni di Alikarnassos, dove i compagni sono rimasti per una mezz’ora cantando slogan di solidarietà con i prigionieri in lotta. 

 

“People rise up” contro l’ultimo accordo e le misure di austerità, 48 ore di Sciopero Generale; piena copertura di Dalle Strade di Grecia.

Per tutti gli aggiornamenti, cliccate sul link : Sciopero Generale 10-11 febbraio

Domenica, 12 febbraio:

Sabato, 11 febbraio:

Leader del partito di estrema destra LAOS paventa un possibile intervento dell’esercito

Karatzaferis, il leader del LAOS, partito di estrema destra (membro della coalizione di governo) ha avvertito ieri che “potrebbe essere necessario rivolgersi ad altre forze”. La frase è stata una risposta alla dichiarazione del sindacato di polizia per la quale “la polizia si rifiuterà di rivoltarsi contro i propri fratelli”. L’immagine qui sotto ci sembra la risposta più adeguata alla dichiarazione.

Atene, 11 febbraio 2012. "La polizia rifiuta di opporsi a tutti i cittadini che protestano e chiedono un cambiamento di rotta". Giusto? Giusto.

 

Heraclion, Creta: Anarchici occupano la sede di una TV locale (video)

Heraclion, Creta. 11 febbraio, 2012. Gli anarchici hanno occupato la sede di una TV locale durante l’edizione del telegiornale prevista per ora di pranzo. L’azione fa parte delle attività di propaganda previste per lo Sciopero Generale di 48 ore.

Occupazione TV locale, GUARDA IL VIDEO.

Salonicco, cinema Olympion occupato (video)

occupazione del cinema Olympion

Salonicco, Feb 11 2012. Alla fine della giornata di mobilitazione per il primo giorno di sciopero generale, lavoratori autonomi e sindacati di base hanno occupato l’Olympion, il cinema storico della città, che si trova in piazza Aristotele.

 

Il cinema sarà il punto di coordinamento per i giorni di lotta che seguiranno. 

 

Organizziamo l’implacabilità della dignità umana

"Organizziamo l'implacabilità della dignità umana"

 

Atene e tutte le altre città greche si preparano ai cortei del 12 Febbraio

In una climax di 3 giorni di mobilitazioni in tutto il Paese, in migliaia si stanno preparando ad appropriarsi delle strade domenica per manifestare contro il voto in parlamento del nuovo accordo tra la troika e il governo greco.

Ad Atene, le assemblee vicine stanno convocando delle assemblee preparatorie a Pagrati, Exarchia, Brahami, Kerameikos, Kalithea e Peristeri (tutte le convocazioni sono qui). La concocazione più importante è alle 18.00 in piazza Syntagma, nello stesso momento in cui il parlamento voterà il nuovo accordo. Anarchisti, persone di sinistra, gruppi locali, promotori di campagne anti.austerity e sindacati sono stati raggiunti anche da alcuni gruppi di tifosi che hanno condiviso una comune convocazione (tra alcune specifiche squadre di calcio) per marciare tutti insieme contro il nuovo accordo.

 

Seguiranno aggiornamenti dalle strade.

 

"Domani sarai colto di sorpresa"

 

"Per salvare le banche dal fallimento, ci hanno gettato nella povertà e nella disoccupazione. Hanno svenduto il nostro Paese e tutto ciò che ci appartiene. Spegnete la televisione e scendete in piazza, Fino alla Vittoria!"

 

Aggiornamenti sulle persone arrestate durante il primo giorno di sciopero generale (10 Febbraio)

Informazioni sulle persone arrestate durante il primo giorno di sciopero generale (10/02/12).

Tre persone (un ragazzo di 16 anni, un erasmus francese di 20 anni e una terza persona che versa in gravissime condizioni di salute) sono state accusate di:

-Resistenza alle autorità;

-Tentate lesioni gravi;

-Disturbo della pace sociale;

-Possesso di armi (si tratta di pietre).

Queste persone saranno davanti al giudice lunedì alle 10, ufficio 9, primo procuratore.

Per quanto riguarda gli altri arrestati, accusati di reati minori:

-Tre sono stati rilasciati, uno di loro è minorenne.

-Due di loro appariranno davanti al giudice lunedì alle 13. In questo momento, N.P. è ospedalizzato con due costole rotte e ferite gravi su tutto il corpo a causa delle percosse ricevute dalla polizia.

I reati minori di cui sono accusati sono:

-Resistenza alle autorità;

-Disturbo della pace sociale;

-Possesso di armi (anche in questo caso, si tratta di pietre).

A causa dello sciopero degli avvocati, è molto probabile che le udienze saranno posticipate di 15 giorni.


Atene: Comunicato degli occupanti della Facoltà di Giurisprudenza (11/02)

Testo in italiano su ContraInfo

DOPO TANTI ANNI DI SILENZIO

PUOI ANCHE RICORDARTI DI GRIDARE?

Tutti i tipi di autoritari dovrebbero sapere che i nostri desideri non saranno confinati entro i limiti stabiliti dall’ideologia dominante del disfattismo e del compromesso. Lo stallo delle lotte di chi reclama, di coloro che cercano di migliorare le condizioni di vita all’interno delle istituzioni, porta oggettivamente ad un cerchio di processi insurrezionali. Per noi, chi non desidera ritornare ai luoghi di lavoro e alla regolarità, ma vuole distruggere i rapporti di proprietà e gerarchia della produzione, c’è un solo modo: incontrarci nelle strade, negli scioperi selvaggi e negli spazi auto organizzati.

Accendiamo l’insurrezione, e non prolunghiamo oltre la vita del sistema.

Con gli spazi occupati, i sabotaggi, gli attacchi, gli espropri, la costante solidarietà con chiunque si opponga, con i prigionieri politici, gli immigrati, cosi’ come con le azioni anti fasciste

Facoltà di Giurisprudenza occupata