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Tutti i 4 di Salonicco sono liberi!

I quattro compagni, compreso l’anarchico inglese Simon Chapman, sono stati dichiarati non colpevoli (eccetto un’imputazione minore), per le imputazioni riguardanti gli scontri e le proteste del summit dell’Unione Europea a Salonicco nel 2003.

Tutti i 4 accusati sono liberi. Le accuse iniziali sono state ridotte da “evidente violazione dell’autorità” a “violazione minore dell’autorità”. Ciò significa una pena sospesa di 6 mesi. Questo è stato il meglio che ha saputo fare la corte per giustificare i 6 mesi già passati in prigione nel 2003.

28/01 Manifestazioni di solidarietà con i migranti in sciopero della fame ad Atene, Chania, Salonicco, Volos, Mythilene, Iraklio, Xanti. Nelle strade! Per solidarietà per la dignità

Nel bel mezzo della notte, i migranti che si trovavano nella Facoltà di giurisprudenza di Atene e le persone che si trovavano con loro in segno di solidarietà si sono trasferiti in un altro edificio poco distante (di un privato) dove continueranno il loro sciopero.

Richiesta di solidarietà ai 300 migranti in sciopero della fame in Grecia

-Il 25 Gennaio, 300 migranti hanno intrapreso uno sciopero della fame ad Atene e Salonicco

La loro richiesta principale è di essere regolarizzati

In questo momento, in cui la crisi finanziaria è scoppiata con violenza e  forze politiche ultrareazionarie sono in grande avanzata, potrebbe sembrare come una domanda massimalista.

Per questo motivo dobbiamo fare attenzione alle loro richieste per creare rotture simboliche nel sistema e raggiungere vittorie politiche.

L’establishment politico e i media mainstream in Grecia hanno già iniziato a fare pressione sui migranti in lotta e su chi li sostiene.

E’ urgente radunare il maggior suopporto possibile!

Quelli che intendono firmare sono invitati a mandare il loro riferimento a:

ypografes.allilegyi.stin.apergia@gmail.com

Solidarietà ai 300 migranti in lotta!

Aggiornamento #1 dal processo ai 4 di Salonicco

Aggiornamento #1 dal processo ai 4 di Salonicco

da alcuni presenti in solidarietà

Quello che segue è il primo di una serie di aggiornamenti riguardanti il processo di Appello di quattro compagni a Salonicco, giorno per giorno. Informazioni sulla loro storia a: http://www.salonikisolidarity.org.uk/

Venerdì 14 Gennaio 2011, ore 09.00, tribunale di Salonicco

Il team legale della difesa ha visto accolta la sua richiesta di sostituzione di uno dei 3 giudici (un ex pubblico ministero) con un altro meno di parte. Inoltre, un gran numero dei testimoni della polizia (tra i 5-6 rimasti degli iniziali 40) si è scusata perchè non sapevano nulla del caso.

Il primo testimone del processo è stato l’agente Stamatis, colui che ha arrestato Simon Chapaman. L’avvocato di Simon, Christos Bakellas, si è adoperato per demolire la testimonianza del poliziotto.

I due testimoni di accusa successivi (poliziotti) hanno quasi ammesso il fatto di aver piazzato prove contro i manifestanti arrestati. I testimoni di polizia non hanno neppure saputo dire se esami forensi hanno mai avuto luogo. Questi due poliziotti, è risultato evidente, non sapevano nulla sui nostri compagni arrestati e hanno potuto solo dire di aver infilato varie molotov e armi in ogni zaino a portata di mano. Dunque: ogni prova contenuta in uno zaino è compromessa.

La prima udienza è stata aggiornata intorno alle 15.30 ora greca (GMT +2).

Bimbo di 9 anni racconta gli scontri a Keratea

Uno scioccante racconto di un bambino di 9 anni, di Keratea, sulla lotta della popolazione del paese contro la costruzione di una discarica nella zona.

12.1.11

Scontri cruciali a Keratea

Vergogna! Lo stato vuole portarci tonnellate di rifiuti ogni giorno. I residenti resistono da un mese. Dicono che non permetteranno che un singolo pezzo di spazzatura venga gettata ad  OvrioKastro [il sito pianificato per la discarica, ndt], che è solo cinque chilometri fuori dal paese. Una settimana fa, la gente di Keratea si è infuriata. La polizia antisommossa ha caricato e gli abitanti di Keratea sono stati costretti a ritirarsi. E così poliziotti in borghese hanno rubato le targhe delle macchine dei residenti mentre dietro di loro l’antisommossa le spaccava con i manganelli.

Quindi la gente di Keratea è andata a mettere sottosopra la stazione di Polizia di Keratea. Più tardi ci sono stati un sacco di scontri con nuove molotov, che contengono anche polvere nera.

[A penna blu il voto della maestra “Ben fatto”!]

Tragedia a Corfù, nave con 263 migranti a bordo affonda, 22 dispersi

Alle prime ore del mattino di Domenica 16/01 una nave che trasportava 263 migranti di origine afgana, diretti in Italia, è affondata a circa 30 miglia a ovest di Corfù. 241 dei passeggeri sono stati salvati da una nave Olandese che transitava in zona. Sono stati tutti trasferiti al porto di Corfù.

22 passeggeri sono ancora dispersi – le squadre di soccorso continuano il loro lavoro.

Trecento rifugiati annunciano l’inizio di uno sciopero della fame di massa

Siamo rifugiati, uomini e donne, da tutta la Grecia. Veniamo qui inseguiti da povertà, disoccupazione, guerre e dittature. Le multinzionali del mondo occidentale e i loro servitori nei nostri paesi non ci lasciano altra scelta che rischiare le nostre vite dozzine di volte prima di arrivare alle porte dell’Europa. I paesi occidentali che saccheggiano i nostri, con uno standard di vita infinitamente migliore sono la nostra unica speranza di vivere come esseri umani. Siamo venuti (in maniera ordinaria o meno) e lavoriamo qui per sopravvivere noi e i nostri figli. Viviamo senza dignità nell’oscurità dell’illegalità, per dare maggior beneficio ai datori di lavoro e alle agenzie di stato attraverso lo sfruttamento del nostro lavoro. Viviamo nella speranza di avere un giorno uguali diritti a quelli dei nostri colleghi Greci.

Negli ultimi tempi le cose si sono fatte sempre più difficili. Mentre stipendi e pensioni vengono tagliati e i prezzi salgono, fcontemporaneamente l’immigrato viene presentato come colpevole della miseria e dello sfruttamento selvaggio dei avoratori greci e delle piccole compagnie locali. La propaganda dei partiti e delle organizzazioni fasciste e razziste si è già trasformata nel linguaggio formale dello stato in materia di immigrazione.

Il loro linguaggio è ormai adottato dai mass media quando parlano di noi. Le loro “proposte” sono direttamente convertite in politiche di governo. Guerra sul fiume Evro, campi di concentramento galleggianti nel mar Egeo, pogrom e forze d’assalto nelle città, deportazioni di massa. Cercano di far credere ai lavoratori Greci che siamo un pericolo imminente per loro. Che significa accusarci dell’attacco che il loro stesso governo porta nei loro confonti.

La risposta contro queste bugie e barbarie va data ora e noi la daremo, uomini e donne rifugiate. Vogliamo, con le nostre stesse vite come arma, ora fermare l’ingiustizia nei nostri confronti. Chiediamo la legalizzazione di tutti i migranti; chiedimo diritti e doveri civili e sociali uguali ai lavoratori greci. Chiediamo ai nostri compagni lavoratori Greci di ogni genere umano che soffre lo sfruttamento, di stare dalla nostra parte. Di sostenere la nostra lotta non lasciando prevalere le bugie l’ingiustizia il fascismo e il totalitarismo delle elite e conomiche e politiche. Praticamente ciò che è prevalso nei nostri paesi e ci ha costretto ad emigrare per poter vivere, noi e i nostri bambini, con dignità.

Non abbiamo altro modo per far sentire la nostra voce, per farvi sapere dei nostri diritti. Trecento di noi comincieranno uno sciopero della fame Pan-Ellenico, ad Atene e Salonicco il 25 di Gennaio. Mettiamo le nostre vite in pericolo perchè in un modo o nell’altro non abbiamo condizioni di vita dignitose. Preferiamo morire qui piuttosto che far vivere ai nostri figli ciò che è già capitato a noi.

Gennaio 2011, L’assemblea dei partecipanti allo sciopero della fame

Sull’arresto della compagna Fei Meyer

Il giorno dopo l’arresto di quattro compagni (14/01), l’agenzia antiterrorismo ha arrestato la compagna Fei Mayer. E’ accusata di essere coinvolta in un gruppo terroristico (il nome del gruppo non è ancora stato deciso dai poliziotti). Gli avvocati e le informazioni per le persone arrestate, in Grecia sono considerate un lusso, quindi non ha nulla di questo.
I mass media riempiono il vuoto delle prove inesistenti e trasmettono scenari surreali sui suoi genitori che sarebbero stati membri della RAF e altri gruppi armati in germania. Ci “informano” anche che suo padre è stato ucciso durante un’azione di guerriglia in Germania!
Ovviamente suo padre è ancora vivo probabilmente un pò più preoccupato dopo la notizia della sua morte.

Le unità anti-terrorismo arrestano 4 persone per la “cospirazione delle cellule di fuoco”, uno degli arrestati è un membro di un partito di sinistra

Pochi giorni prima dell’inizio del processo di numerose persone accusate di aver partecipato alle attività del gruppo di guerriglia urbana “cospirazione delle cellule di fuoco” (il processo inizia lunedì), la polizia antiterrorismo ha lanciato un’operazione in tutta Atene che si è conclusa con l’arresto di quattro persone. Non ci sono informazioni su tre degli arrestati ma la quarta persona, Dimosthenis Papadatos-Anagnostopoulos, è un membro del partito di sinistra Synaspismos: Papadatos-Anagnostopoulos ha raccontato di come, durante il suo fermo in strada, sia stato spinto in macchina, picchiato e poi trattenuto per tre ore al commissariato prima di essere rilasciato. In seguito è stato informato di essere stato arrestato per sbaglio, rassomigliando a uno dei sospettati.

I lavoratori dei trasporti di Atene ignorano il divieto del tribunale e vanno avanti con lo sciopero

Mercoledì il tribunale di Atene ha dichiarato illegale il già annunciato sciopero dei lavoratori dei trasporti. Nonostante questo, i lavoratori della metro di Atene, quelli di superficie (ISAP), degli autobus e delle navette hanno tutti intenzione di procedere con lo sciopero oggi – mentre solo l’unione dei ferroviari (OSE) ha revocato lo sciopero per oggi.
L’andare contro alla proscrizione del tribunale può significare, per i lavoratori che vi parteciperanno, gravi sanzioni.
A seguire maggiori info.