Alle 16.00 (GMT+2) i manifestanti ad Atene si stavano scontrando con la polizia antisommossa di fronte al Politecnico, mentre barricate venivano erette lungo tutta via Patison e la circostante zona di Exarchia. Migliaia di persone si rifiutano di lasciare le strade e le piazze della città, dopo la manifestazione di più di 100.000 persone, e si stanno raggruppando tutto intorno al centro dopo essersi scontrate con la polizia tutto il giorno. L’aria odora di gas lacrimogeno mentre i secchi dell’immondizia sono in fiamme ovunque.
Nel primo pomeriggio il ministro delle finanze è stato attaccato dagli scioperanti mentre pesanti scontri con la polizia hanno avuto luogo in Piazza Syntagma, sede del Parlamento, dove i ranghi della polizia sono stati sconvolti da una pioggia di bottiglie molotov intorno alle 13.30. La polizia ha lanciato lacrimogeni sulla parte principale del corteo che è però continuato con cori rumorosi, la polizia ha poi attaccato i dimostranti di fronte all’Università e a via Sina.
Poche migliaia di scioperanti hanno tentato di occupare il quartier generale del sindacato nazionale GSEE. La dirigenza del GSEE è controllata dal partito al governo (PASOK) e in pratica supporta le misure governative mentre si rifiutano di rappresentare in maniera consona le istanze dei lavoratori. Una forte concentrazione di polizia ha protetto gli uffici del GSEE dai manifestanti che, dopo gli scontri, sono tornati in direzione di via Omonia da via 3 Settembre.
Poco prima l’ex-ministro Hastzidakis era stato avvistato e picchiato dagli scioperanti…